Holà queridos Compañeros de la Taza,

ecco a voi il racconto di una serata di autunno, riscaldata da un’amicizia di annata e, ovviamente da un buon vino; una serata semplice e per questo perfetta. I personaggi di questo racconto siamo ancora una volta io e l’inseparabile Marzia, ovviamente accompagnate dai nostri consorti per una cenetta a tema España intitolata “Feria De Otoño”, per ricordare una delle tappe della vacanza che Marzia e Ruggero hanno fatto lo scorso agosto e riassaporarne i sapori grazie ai tanti acquisti in loco che certo non si sono fatti sfuggire (o meglio, quello che è avanzato dei loro acquisti: abbiamo rimandato questa cena troppo a lungo, e si sa che quando in casa vivono due buone forchette, la dicitura “consumare preferibilmente entro il” è del tutto superflua).

Ma veniamo al menu della nostra noche española, a cominciare dall’aperitivo a base ovviamente di Tapas a la Plancha, e al primo brindisi della serata, quando, mollemente adagiati sul divano, abbiamo elevato i calici “¡Salud!” con un Rosado de Olite: il sole della Navarra tinge questo rosé di un colore che ha ben poco a che fare con i pallidi rosati a cui siamo abituati, e anche al naso ed in bocca profumi e sapori di bosco lo avvicinano parecchio ad un vino rosso

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Una volta trasferiti al tavolo Marzia ci ha servito una Tortilla de Patatas, una frittata di patate tipica spagnola, un piatto semplice della tradizione locale che con ingredienti poveri sapeva come riempire le tavole. Con la tortillas una “ensaladilla de Bonito (un filetto di tonno sottolio al cui confronto non esiste “tonno insuperabile”) con esparagos de Navarra”, degli asparagi bianchi dal gusto delicato. Marzia e Ruggy ci spiegano infatti che nella zona si è sviluppato molto l’artigianato conservatoriero e che quindi nelle botteghe locali si possono trovare sfiziosi vasetti colmi di prodotti tipici conservati secondo antiche ricette.

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Ad accompagnare i piatti, uno Chardonnay Mezquiriz: i profumi sono quelli tipicamente fruttati dello Chardonnay, ma ancora una volta il caldo sole della Navarra ha enfatizzato le note erbacee e i sapori rendendolo particolarmente intenso.

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Ed eccoci arrivati al momento in cui Ruggero mette in tavola il pezzo forte della serata: il Chorizo Riojano, una particolare salsiccia dall’impasto aromatizzato con paprika dolce e cotta con le patate e il Queso Roncal, un formaggio tipico della Navarra a base di latte di pecora. Inutile dire che ci siamo leccati i baffi e che a malincuore i nostri stomaci ormai colmi si sono arresi lasciandone qualche avanzo

 

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Dulcis in fundo crema catalana (se i catalani sapessero che l’abbiamo inserita in una serata spagnola inorridirebbero …) accompagnata da un Moscatel Ochoa vendemmia tardiva. Nettare con sentori di miele, di una dolcezza enfatizzata dalla surmaturazione delle uve, senza renderlo stucchevole.

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Caffè (quello all’italiana però … ) e al posto del nostro classico pusa-cafè un cicchetto di Patxaran, un liquore di prugnolo fatto in casa da un amico Navarriano e che abbiamo mandato giù alla goccia con un immancabile Oooooolè per chiudere la serata!

Adios, amigos de la compañía de la taza! Hasta la próxima!

Patrizia & Marzia