Diano d’Alba, 26 agosto 2012: “AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA ROBERTO BOLLA”

Difficile individuare il punto di partenza di questo articolo…forse dalla straordinaria ospitalità della “allargata” Famiglia Bolla? Dalla forte vocazione che essi hanno per l’agricoltura biologica? Dai suoi vigneti o ancora dalla inaspettata mole di piatti preparati a sostegno della degustazione? Tutto ciò insieme diventa però indispensabile per descrivere la realtà di questa piccola grande azienda.

 Quale membro della compagnia del calice opto per uno degli aspetti più rilevanti del mondo del vino e quindi parto dalle vigne. La bellissima giornata e il cielo azzurrissimo di Diano d’Alba ci mostrano in tutto il suo splendore le dorsali collinari ricche di filari di Dolcetto, Barbera e Nebbiolo…senza dimenticare quelli di Chardonnay; ed è proprio tra le vigne che scopriamo un tavolino apparecchiato di tutto punto dove ci viene servito il primo calice, come per magia Roberto Bolla estrae dal suo pozzo delle bottiglie di vino bianco e voilà:

– Vino Bianco, 100% Chardonnay
Anno: 2011
Colore: Giallo paglierino, abbastanza limpido
Profumo: floreale che richiama il biancospino e l’acacia
Sapore: fresco con una nota acidula che ricorda la mela verde
Gradazione alcolica: 12°

Una nota tecnica, sarà vendemmiata  già nel corso di questa settimana con qualche giorno di anticipo rispetto al normale inizio dei lavori che cadono normalmente nella prima decade di settembre.

Dopo aver sorseggiato il primo calice la parola ruba la scena al silenzio della degustazione e difatti ha inizio un interessante confronto ed una piacevole chiacchierata sul vino ottenuto da uve prodotte da coltura biologica. Roberto Bolla e la sua famiglia sono fermi sostenitori della bontà e della necessità di non utilizzare agenti chimici, prodotti per la chiarificazione o ancora lieviti selezionati durante i processi di coltivazione e vinificazione. Il motivo è presto detto: rispetto dell’uomo, dell’ambiente e la convinzione di avere un prodotto buono anche se non perfetto agli occhi di un certo mercato talvolta troppo ossessionato da una perfezione rara in natura e poco attento ai valori della terra e delle tradizioni.
A voi la vostra critica a riguardo; sicuramente è un mondo, il biologico, che può e deve stimolarci a riflettere.

Scendendo o meglio “rotolando” tra i terreni argillosi e calcarei fino a valle ritorniamo al punto di partenza, il cortile dell’azienda che nel giro di pochi istanti si trasforma nel miglior set della trasmissione di Rai 1, Linea Verde. Ironizzo ma nemmeno troppo, le tavole sono presto ricche di mille pietanze ad accompagnare i seguenti vini:

– Dolcetto di Diano d’Alba Docg – Bula
Anno 2011
Colore: rosso rubino carico
Profumo: fruttato
Sapore: asciutto, leggermente tannico e con un retrogusto appena amaro il tutto di grande armonia.
Gradazione alcolica: 13,5°

– Barbera d’Alba Doc – Bula
Anno 2010
Colore: rosso rubino
Profumo: confettura di frutta rossa
Sapore: avvolgente e tipicamente fresco, non eccessivamente speziato; corposo che nasconde ma non troppo l’acidità tipica del vitigno.
Gradazione alcolica: 13,5°

– Nebbiolo d’Alba Doc
Anno 2010
Colore: rosso rubino
Profumo:  tenue e  delicato con una discreta complessità; si uniscono sentori fruttati, quali di lampone, e leggermente speziati che ricordano la viola
Sapore: asciutto, inizialmente un po’ scarico comunque di buona struttura e con un tannino delicato
Gradazione alcolica: 13,5°

Il modus operandi della azienda prevede una macerazione di circa una decina di giorni in contenitori di cemento ed un successivo affinamento in botti di acciaio; più raramente si fa ricorso al legno.

Al termine della parte più tecnica posso lasciarmi andare ad aspetti più legati ai rapporti umani, non così secondari quando si parla di aziende agricole e di produttori di vino. Un sentito grazie alla grande organizzatrice dell’evento (attendiamo i prossimi, così da condividerli) Ylenia, a Lorenzo Bolla (figlio) e alla signora Bolla, nonchè ad un tal Massimo che grazie al suo atteggiamento critico ha acceso positivi dibattiti sul biologico, sul mercato del vino ….e non solo.

Ultimo ma non meno importante, anzi, un grazie al Signor Bolla Roberto. Un’ultima nota a riguardo, egli ci tiene sempre a premettere che il suo vino non è perfetto, intimorito forse da un giudizio standardizzato che noterebbe taluni difetti (?)…ma in cuor suo e nostro ben sappiamo essere la testimonianza di un prodotto genuino a 360 gradi. Da conoscere per scoprirne tutti i suoi valori.

P.S. e non vi ho parlato delle buonissime nocciole, sempre da coltivazione biologica…..

Marco

Azienda Biologica Roberto Bolla
Via Marenghi Sottani n. 10 – Diano d’Alba (CN), Frazione Valle Talloria
Tel. 0173 231851 – [email protected]