Dimenticate le spiagge liguri. Abbandonate l’Aurelia trafficata, le passeggiate affollate, le urla dei bambini, i bar con i prezzi inavvicinabili. Scordate il caos degli stabilimenti balneari, i sapori standardizzati dei piatti serviti dai ristoranti della costa, i comuni sciolti per infiltrazione mafiosa. Dimenticate tutto questo. Addentratevi in quel misterioso mondo delle montagne liguri di ponente, che fanno tornare alla memoria streghe (Triora), principati rivendicati (Seborga), signori della guerra (Dolceacqua), spalloni e contrabbandieri. Ma testimoniano ancora oggi la fatica, il sudore e il coraggio, che sconfina nella follia, di agricoltori e pastori, che riescono a strappare alle montagne pezzi di terra da cui traggono il loro sostentamento.

Fra questi eroi dei tempi nostri c’è Maurizio Anfosso, il titolare dell’Azienda Ka Mancinè. Ci troviamo a Soldano, fra le colline sopra Bordighera. Trovare la cantina è già un successo, inerpicata com’è fra questi anfratti di roccia. E’ una Cantina molto piccola, che contiene qualche cisterna di acciaio e nessuna botte, ma solo perchè non c’è più spazio. Maurizio vi accoglierà con un bel sorriso e vi racconterà la sua storia di produttore di vino. Sarà una storia molto breve, visto che la sua prima bottiglia viene venduta nel 2006. Ed è subito successo: nel 2006 il suo Rossese Beragna viene menzionato da Slow Food. Il Rossese Galeae 2010 viene insignito dei 5 grappoli nel 2012. Quest’anno è anche in gara per ottenere i tre bicchieri dal Gambero Rosso.

E stiamo parlando di un produttore che arriva a 20.000 bottiglie prodotto in un anno, poco sopra la soglia che separa un “hobby” da un “lavoro”. Ma il risultato è eccellente.

Maurizio produce due vini da uve Rossese. Il Rossese “Beragna” proviene da una vigna secolare (1876) che non è stata infestata dalla filossera nell’ottocento e quindi è  “a piede franco”, (la vite non è stata innestata su radici di vite americana). Il vino prodotto (rigorosamente da spremitura a torchio) ha un colore rosso rubino, profumi di piccola frutta rossa e fiori. Al palato è fresco e armonico, con una buona spalla acida, leggermente sapido e persistente. E’ un vino da bere giovane e da abbinare alla carne bianca (ideale con il Coniglio alla ligure). Suggerito anche il coraggioso abbinamento con il pesce, se servito freddo (8 – 10 gradi).

Il Rossese “Galeae” proviene da viti giovani (piantate nel 1998) e ha una struttura maggiore rispetto al Beragna. Il colore ha dei bei riflessi violacei. Al naso propone la frutta rossa e i fiori, ma anche le spezie (soprattutto il pepe) e dei sentori balsamici (basilico, timo). In bocca è corposo, pieno, avvolgente e molto persistente. Il suo abbinamento è con la carne e i formaggi. Ha bisogno di qualche anno in bottiglia per sviluppare al meglio i profumi e il sapore.

L’ultimo nato in casa Anfossi e il rosato “Sciakk”, prodotto da uve Rossese e con la caratteristica che il succo non riposa sulle bucce. Il suo colore rosso cerasuolo deriva esclusivamente dall’energica spremitura con il torchio. Il suo profumo riporta i classici profumi del Rossese (frutta rossa, fiori) ma anche di erbe aromatiche. Il sapore è secco e abbastanza strutturato. Da abbinare con piatti di pesce anche saporiti.

Da segnalare anche il bianco “Tabaka”, che è un assemblaggio a base principalmente di Tabacca, che è un vitigno locale che Maurizio sta cercando di riproporre sul mercato.

Ka Mancinè merita attenzione perchè il vino prodotto è di alta qualità. Personalmente trovo il Beragna un autentico scrigno di profumi e sapori difficile da dimenticare.

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